Teatro

SVEART, i vincitori della prima edizione

SVEART, i vincitori della prima edizione

Nel nuovo centro congressi di Saint Vincent, per l’occasione trasformato in una elegante mostra d’arte, si è svolta ieri l’inagurazione e la premiazione della prima edizione del Premio Biennale di Arte Europea di Saint-Vincent, per l’occasione erano presenti anche numerosi artisti tra quelli in concorso e diversi direttori delle Accademie che hanno aderito al progetto.

Il primo a prendere la parola è stato il “padrone di casa”, il Sindaco del comune di Saint Vincent Adalberto Perosino che ha augurato buona fortuna alla nascente manifestazione e che ha espresso una sincera soddisfazione per la concretizzazione di un progetto diventato realtà. Successivamente ha preso la parola l’Amministratore Unico del Casinò de la Vallée, Luca Frigerio, che si è complimentato con l’organizzazione della mostra e ha confermato l’interesse del Casinò per il settore culturale e dell’arte in particolare. Il Presidente della Regione Valle D’Aosta, Augusto Rollandin, ha voluto sottolineare in particolare l’importante ruolo che una manisfestazione come Sveart può avere per il rilancio della Valle D’Aosta nel contesto Europeo, complimentandosi per la vivace atmosfera internazionale e per l’impegno di tutti nell’organizzazione dell’evento.

Il noto critico d’arte Paolo Levi, curatore della mostra insieme a Federico Faloppa, ha messo l’accento sul fatto che manifestazioni come Sveart confermano sempre di più l’evoluzione dell’Europa verso un’unione non solo economica e politica ma anche culturale e sociale. Federico Faloppa, ha sottolineato poi la sfida tecnica e pratica che ha rappresentato l’organizzazione di Sveart, ringraziando soprattutto i giovani artisti per la loro collaborazione e le amministrazioni locali per la loro lungimiranza e per aver scelto di accettare con entusiasmo questa sfida.

La giuria internazionale, composta dall’inglese Kit Hammonds, docente in “Curating Contemporary Art” presso il Royal College of Arts di Londra e pluri-premiato curatore, dallo svizzero Yann Chateigné Tytelman, docente nel dipartimento di Visual Arts – di cui è direttore – presso l’Università di Arte e Design di Ginevra e già curatore del Museo di Arte Contemporanea di Bordeaux, e dal polacco Michal Wolinski, fondatore e direttore della rivista “Piktogram - Talking Pictures Magazine” e curatore indipendente, ha poi pronunciato i nomi dei tre artisti vincitori sottolineando l’alto valore delle opere presentate e la grande ricerca presente in mostra.

La prima edizione del Premio Biennale di Arte Europea di Saint Vincent è stata vinta da Simon Bervet, francese di nascita ma trasferitosi in Belgio per studio che, con la sua ricerca sperimentale e l’utilizzo di video installazioni, ha dato vita ad un’opera unica che rappresenta perfettamente l’espressione dell’arte contemporanea europea. Con i suoi video Shiza Town e Orange Mission Footage, nei quali mescola abilmente vari media, Bervet ha portato la sua arte ad un interessante livello di astrazione che, grazie alla musica associata alle immagini in movimento, ha prodotto un risultato originale e dal forte impatto artistico. Il primo premio di Sveart, consiste in un premio in denaro di 3000 euro come segno concreto d’incoraggiamento e sostegno all’arte emergente europea.

Simon Bervet, francese, ha studiato presso l’École de Recherche Graphique (ERG) di Bruxelles. I suoi lavori sono spesso una combinazione di pittura/disegno, video, e suoni (si veda il recente Installation, 2012): ruotando intorno al concetto di “updating” (aggiornamento), si compongono ad esempio di video-registrazioni d’interventi, effettuati dall’autore stesso, su vecchi dipinti, stampe, grafiche, o di montaggi di sequenze tratte da film e videoclips musicali (Untitled, 2012), o ancora di spezzoni originali assemblati con un montaggio serrato e impressionistico(Schyzatown, 2012) così da offrire allo spettatore la sensazione di poter tenere traccia di luoghi, periodi o eventi trascorsi e preservarne così una memoria.

Il secondo premio, 2000 euro, è andato al lavoro multisensoriale dell’inglese Tom Railton che, grazie alle sua ricerca tipica dell’arte contemporanea, ha creato Unction, un’opera ispirata alla narrativa storica, composta da una raffinata composizione di oggetti, materiali e profumi.

Tom Railton, nato a Coventry, ha studiato e lavorato a Leeds prima di spostarsi a Londra nel 2011, per frequentare – grazie alla borsa di studio “Patrick Caulfield” – i corsi postlaurea al Chelsea College of Art and Design, dove ha conseguito il Master nel 2012 con il massimo dei voti, aggiudicandosi anche il premio annuale “Gilbert de Botton”. Attualmente, vive e lavora tra Londra e il Kent, presso la cui università ha cominciato ad insegnare. Ha all’attivo diverse collettive, e la 38b Peckham Rye Gallery di Londra gli dedicherà una personale nel 2013. Applicando un approccio concettuale a materiali e metodi provenienti dalla scultura e dalle installazioni, tenta di riflettere sui processi che stanno dietro alla realizzazione, alla replica e all’esibizione dell’opera d’arte. Frutto di un entusiasmo per la sperimentazione ma anche di minuziose ricerche d’archivio, i suoi lavori cercano esplicitamente l’interazione con il pubblico, che è chiamato a “riempire” gli spazi interpretativi lasciati dall’artista.

Il terzo premio, 1000 euro, è stato assegnato al Polacco Wojciek Sobczyk per la presentazione di due lavori, Floor e Dress, che combinano installazione, scultura, arte materiale e tecniche di stampa dando vita ad un’opera narrativa che si traduce in un forte impatto nell’esperienza reale.

Wojciek Sobczyk è nato nel 1985 a Jaworzno e si è laureato all’Accademia di Belle Arti di Cracovia, dove attualmente sta svolgendo un dottorato di ricerca. Ha ricevuto alcuni premi e riconoscimenti (tra cui il secondo premio a “Image of the Year 2007”, due premi per la tesi di laurea conferiti dal Rettore dell’Accademia e dal sindaco di Gdańsk, 2011) e ha all’attivo due mostre personali (“Graphics & Drawings”, Gallery Sadecka Public Library, Nowy Sacz, 2009; “Sobczak/Sobczyk, Graphics and Drawing”, Municipal Cultural Center, Sułkowice 2010) e diverse mostre collettive a livello internazionale (“Interprint 2008”, London College of Comunication & Camberwell College Of Arts, London, 2008; “Second National Triennial of Drawing Limits”, Rzeszow 2009, PWT Krakow 2009; “Students and Teachers from Academy of Fine Arts in Cracow”, Academy of Fine Arts Gallery, Budapest 2010; “Professor Wejman and students”, group exhibition, General Consulate of the Federal Republic of Germany in Krakow, Krakow 2010; “Raw meat”, group exhibition, Istanbul 2011; “Third International Biennial of Graphic Art”, participated in the exhibition, Guanlan, Shenzhen, China 2011). Ha partecipato inoltre ad Art-expo, Arezzo, 2011.

 

La giuria, considerato l’alto livello delle opere presentate, ha poi voluto segnalare con una menzione il lavoro di Theresa Eipeldauer – Austria, Christian Danielewitz – Danimarca e David Mutiloa – Spagna per i loro lavori ricchi di riflessioni contemporanee e caratterizzati da uno stile personale e da una ricerca artistica già matura.

Promosso dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta e dal Casinò di Saint-Vincent con il supporto dell’Associazione inSaintVincent e curato da Paolo Levi e Federico Faloppa, il Premio Biennale di Arte Europea Saint-Vincent SVEART rappresenta una novità assoluta nel panorama dei premi d’arte in Italia, e l’inizio di un progetto di lunga durata.  

Tutte le opere sono riprodotte in catalogo trilingue (italiano, francese e inglese) curato da Elede Editrice che, oltre ad accompagnare l’esposizione, costituisce un repertorio unico in Europa sulla nuova arte e sui nuovi artisti emergenti.

La mostra sarà aperta tutti i giorni tranne il martedì fino al 31 gennaio 2013, i giorni feriali dalle ore 15.00 alle ore 20.00 e i giorni prefestivi e festivi dalle ore 15.00 alle ore 22.00. L'ingresso è libero.

Si prevedono visite guidate per le scuole, con la partecipazione dei curatori di SVEART, il 2 e il 16 dicembre, il 7 e il 21 gennaio.

Informazioni www.sveart.it